Le miserie dell’economia è una critica, serrata e spregiudicata, alla teoria scientifica del plusvalore in cui vengono analizzati, parola per parola, passo per passo, i capitoli più significativi del “Libro Primo de Il Capitale” di Karl Marx. Il motivo per cui il plusvalore ha sempre ritratto le colonne d’Ercole oltre cui l’economia politica classica mai si è avventurata nasce dalla constatazione che nel momento della circolazione delle merci le grandezze scambiate siano di altezze uguali. Acquisita questa legge Marx vira dall’economia politica classica ed estrapola l’origine del plusvalore nel momento produttivo umano. Le domande alle quali l’autore ha cercato di dare una risposta sono: chi dà veramente vita al plusvalore? quali sono i tratti essenziali per distinguere, in ultima analisi, l’operaio dalla macchina, il lavoro vivo da quello passato e ormai morto? Rimane tutto ciò che non entra nella categoria di scienza dura. Sussiste – fino a nuova data – l’etica, la dignità dell’essere umano, il patrimonio storico e culturale, i valori. Questa bilateralità (scienza dura – dignità dell’essere umano), nell’architettura imponente dal punto di vista teorico e scientifico de Il Capitale, inevitabilmente si incrocia in un continuum di avvitamenti e carpiature al termine dei quali l’analisi di Marx ha presentato, presenta oggi e sempre presenterà aspetti che la rendono totalmente inadeguata alla comprensione della realtà profonda del nostro tempo. Daniele Cortina è laureato in Scienze politiche ma lavora come mastro gelatiere. Sposato con un figlio scrive ancora con la penna. Pensa che Marx non vada tirato per la giacca a destra o sinistra ma debba essere valutato esclusivamente sul Libro Primo, da Lui personalmente pubblicato, di Das Capital.